Berlin Cuba via Helsinki

In Italia si dice, andare a Cuba con la propria ragazza é come andate all’Oktober Fest portandosi la birra.
Bene, la settimana prossima vado a Cuba, portandomi appresso la mia ragazza. Che, fra l’altro, é Bavarese.

La mia “ragazza”.
La maggior parte delle volte, Bea é la mia “ragazza”.
Sebbene tecnicamente corretto, io lo trovo intellettualmente sbagliato.
Ho quasi 50 anni, non sono piú nelle condizioni di essere il suo “ragazzo”.
Magari potrei essere il suo uomo.
Suona molto macho, ma un tantino ridicolo e tanto patriarca o peggio, gangster slang. La mia “donna”.
E poi c’é il problema della lingua.
In Tedesco donna é Frau, che significa anche moglie. Siccome non siamo sposati, non posso dire mia “moglie”.
Essendo lo spagnolo il mio dialetto preferito, sarei tentato di dire “mi vieja”, ma so giá che Bea non gradirebbe. Mi vieja puó significare tutto, da compagna a moglie a madre a vecchia puttana.
E se invece optassi per un burocratico “partner”? Asessuato, atarassico, neutrale. Buono anche per divertirsi un po’ alle spese di chi non mi conosce.

Torniamo a Cuba.
Come al solito, nonostante sapessimo da Novembre che le nostre vacanze sarebbero state in Febbraio, abbiamo iniziato a discutere di possibili mete solo agli inizi di Gennaio.
Quindi scartate le mete piú ambiziose (Tanzania a scalare il kilimangiaro, la prossima volta), rimandvano sul tavolo Colombia, che io propongo ogni anno da un po’ di anni a questa parte, e Cuba.
I voli last minute non sono mai stati il nostro forte.
Le uniche soluzioni rimaste per Bogotá comportavano o un piccolo mutuo per un volo semi diretto, o un volo di circa 30 ore, via Miami, con scalo di 11 ore a Toronto.
Se avete seguito Narcos, piú o meno la rotta dei contrabbandieri Colombiani. Solo che loro ci mettevano meno.
Alla fine, tra Carlos e Fidel, abbiamo scelto El Che.

Da Berlino a Cuba.

Via Helsinki.

Comments

  1. Ciao Bruce,
    So happy to read from you again. Long long time from your last post.
    About Bea, maybe you can try on French: fiancée. Still very international

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