Barcelona Loca

Ecco come promesso la mia piccola guida per Barcelona, o Barna.

Cercheró di essere nostalgico al minimo, ma spero perdonerai se qualche volta mi perderó nelle rimembranze proustiane, e se a volte mi lasceró andare a dei non tutti sanno che… da Settimana Enigmistica.

Siccome sono un gourmet, iniziamo dai posti dove mangiare e bere.

Ristoranti

Quelli di lusso

Fismuler

Carrer del Rec Comtal, 17, Arc de Triomf

Scoperto per caso l’anno scorso, cercando un buon posto dove mangiare con degli amici.
Posto un po’ fighetto, ma ne vale la pena. Bisogna prenotare, altrimenti non entri.
Cibo bem curato, con varietá di carne e pesce.
Se vai di carne, magari una Schnitzel Wiener Art, se ti manca Berlino.
Da provare, le tartare di tonno o di baccalá e le navajas.
Come dessert, consiglio la cheesecake di formaggio di capra. Dimentica la New York Cheesecake, questa é ignorante come Totó a Milano, e pesante come un Bud Spencer fuori forma.
cheesecake

Cheriff

Carrer de Ginebra, 15, Barceloneta (meglio prenotare)

La paella a Barcelona, senza avere paura di essere capitati in una trappola per turisti.
Un po’ isolato dalla zona di passeggio, un po’ altezzoso, ma all’altezza.
Qua si va per la paella, e bisogna che sia grande, almeno per 3 persone.
Vino bianco del Peñedes, ovviamente.

paella

I tipici

Casa Mari y Rufo

Carrer de Freixures, 11, Mercat de Santa Caterina (meglio prenotare)

mari y rufo

La prima volta che ci andai, con catalani, mi avvertirono: appena il cameriere va via, col tovagliolo pulite bicchieri e posate.
Come inizio non é male.
Il cameriere era un ragazzone un po’ lento, probabile figlio di Mari. Una scollatura un po’ piú scollacciata, e lo perdi.
Mari (se Mari era la cuoca) venne al tavolo per consigliarci il piatto della serata, in stile casalinga di Voghera in libera uscita, con quello che in Salento si chiama mantile, ovvero un grambiule da casa di quelli della nonna, e aveva i guanti, sino al gomito, due guanti di acqua e farina e pastella da fritto.

A parte tutto ció, é un ristorante di pesce, sempre fresco, data la vicinanza del Mercat de Santa Caterina proprio di fronte.
Le almejas de carrill (vongole) e mejillones al vapor (cozze) sono da farci la scarpetta, per il resto, dipende dalla giornata.

El Funicular

Carrer de Vallhonrat, 28, Poble Sec (meglio prenotare)

Il mio perferito.
Se ti piace il baccalá, ma hanno anche altro pesce.
La migliore cosa sarebbe chiamare e vedere che hanno di fresco.
Una delle loro specialitá sono le chiocciole di mare, ma quelle bisogna chiederle in anticipo.
Comunque il menú é tutto da scoprire.

La cosa migliore che abbia mai mangiato é carpaccio di baccalá con gelato di olive.

carpaccio

Il pan tomate é anche buono, o i crostoni per iniziare, magari con un piatto di Jamon.

Bar Leo

Carrer de Sant Carles, 34, Barceloneta (prenotare? ma scherzi?)

la leo

O La Leo. Un bar gitano dove andare a mangiare un boccone o a bere un vermouth e alla domenica, paella casereccia.

Affollato, rumoroso, un bar come deve essere un bar, col jukebox e i poster di Camarón e de El Capullo de Jerez

Vermouth & tapas

Bar Jai-Ca

Carrer de Ginebra, 13, Carrer de Ginebra, 7-9, Barceloneta

jai-ca

Un bar di tapas dove passare una serata bevendo e mangiando con gli amici.
Birra, vermouth e tapas assortite.
Bisogna fare un po’ di coda, ma ne vale la pena.

Bodega La Palma

C. de la Palma de Sant Just, 7, Barrio Gotico (consigliabile prenotare per evitare la coda)

Le tapas quando ad andar di tapas é gente del posto.
Uno dei miei posti preferiti quando sono a Barcelona.

Tapas classiche o un po’ piú ricercate, buoni i paté da foies gras, buoni salumi, buon vino e un ottimo vermouth.

Quimet & Quimet

Carrer del Poeta Cabanyes, 25, Poble Sec

Quimet

L’aperitivo e il vermouth a Poble Sec.
Piú che tapas, pinchos, ma preparati con cura e al momento, e con un’ottima varietá di formaggi.
Facile da trovare, basta individuare la folla.

El Xampanyet

Carrer de Montcada, 22, El Born

Come sopra, ma ci si puó sedere, se si é fortunati.
Buono come punto di partenza per esplorare El Born.

El Patán

Carrer de Blai, 33, Poble Sec

Non proprio un posto di tapas (si rifiutano di cedere alla moda di Carrer de Blai, dove tutti i bar ormai servono pinchos e tapas).
La citazione qua é dovuta al fatto che é il mio bar, gestito da amici, frequentato da amici.
Buon vermouth.
Da provare il Fernet-Tonic, invenzione di un mio amico barese perverso, su variazione del Fernet e coca cola (che io preferisco).

I postacci

La Plata

Carrer de la Mercè, 28, Barrio Gotico

Sardine fritte, acciughe sott’olio e vino, magari nel porron.

porron

Dialogo tipico (quando si fumava nei bar):

Bar Tropezón Tapes

Carrer d’en Gignàs, 20, Barrio Gotico

Da noi detto Vino della casa. Il posto dove andare a mangiare tapas se ti senti coraggioso.
Il pan tomate son delle fette enormi, poi tortillas, chorizo al vino (attento che scotta, e molto), vino della casa (appunto) e tutto il resto.

Bar Celta Pulperia

Carrer de Simó Oller, 3, Barrio Gotico

No piú quella di una volta, ma ancora un must.
Passato innumerevoli serate, bevendo Sangre de Toro e mangiando pimientos de patron.
Segna l’inizio della mia avventura barcelonese.

Curiositá: la pulperia originale era all’angolo di fronte. Dove adesso c’é la pulperia, c’era LP, un bar gestito da italiani. Usualmente si usciva dalla pulperia e si entrava nell’LP, sino all’alba.

Pollo Rico

Il postaccio per eccellenza.
Pollo alla brace, tapas combinadas, puttane, magnaccia e perditempo, tra cui il sottoscritto.
Il bar dove Bukowski sarebbe andato a cenare dopo le corse.

Purtroppo ormai chiuso. Una prece.

pollorico

Dove andare cosa vedere

Ok, adesso che ci siamo rifocillati, diamoci uno sguardo in giro.

Barcelona é una cittá da girare a piedi (o in taxi dopo mezzanotte, se come me soffri della sindrome di Cenerentola).
Le passaggiate migliori sono nel centro storico, di giorno per vetrine, di notte per bar e scorci pittoreschi.

Nel Barrio Gotico inizia dalla Rambla, ignora i turisti, e infilati in Carrer de Escudellers. Da lá procedi per Plaça George Orwell, meglio conosciuta come Plaza dei fattoni.
Una birra al Bahia e si continua, verso Carrer de Avinyo.
A destra verso il mare e Carrer Ample, un po’ piú in giú in Carrer de la Mercé, ecco La Plata, dove iniziare la notte, e il Rabipelao dove finirla.

Di notte nel Barrio Gotico:

Harlem Jazz Club – live jazz e disco

Sidecar – live rock e disco

Jamboree – disco, a volte live jazz

El Paraigua – i miei amici musicisti ci organizzavano della Jam al giovedí, non so se la tradizione é rimasta

Da Carrer de la Mercé verso El Correo, e quindi El Born.
Da piccolo villaggio di pescatori a icona hipster di Barcelona, El Born resta comunque suggestivo, con le sue stradine strette, e Santa Maria del Mar (e perdoniamo Ildefonso Falcones).
Attorno al Passeig del Born per passeggiare e decidere dove continuare il resto della notte, o magari mangiare un pezzo di pizza (a scelta, napoletana o argentina).

Di notte nel Born

Magic

No Sé – spritz e aperitivo italiano

Míramelindo

L’Ascensor

Supera Santa Maria del Mar, e procedi su Carrer de Montcada, piccola sosta a El Xampanyet per un vermouth, e poi verso la Ribera, passando per il Museu Picasso.
Carrer de la Princesa, e poi un po’ di passeggio da Plaça de la Puntual, The Black Horse Pub per una guinness o Casa Paco per un vermouth, scegli tu.

La Ribeira é un altro barrio popolare, tutte stradine e piccoli gioielli da scoprire per poi finire al Mercat de Santa Caterina.

Di giorno ne La Ribeira

Palau de la Música Catalana

Da lá di nuovo verso il Barrio Gotico, in Plaça Nova, uno sguardo alla cattedrale, e poi di nuovo nelle stradine dietro o di fianco alla cattedrale.
Plaça San Filippo Neri, un po’ nascosta, dove sedersi e riposare un po’ al fresco.
Da lá Carrer Portaferrissa direzione Rambla e tuffarsi nel Raval.

Il Raval sarebbe Neukölln a Berlino, ma meno hipster e piú raw.

Pakistani che gestiscono sale da barba (2 euro un taglio di capelli), negozietti halal, ubriachi che hanno colonizzato la Rambla del Raval, puttane, studenti, skaters, locali jazz, fish’n’chips e vegans.

Da esplorare.

Di notte al Raval:

Bar Pastis il proprietario, se non é cambiato, é un vecchio pazzo. Ha un turnover di cameriere altissimo, in genere non durano piú di 2 settimane.
Stai attento, a volte non da’ il resto. Per il resto, ottimo per passare la notte ascoltando della buona musica live. Se non c’é live, c’é tango.

23 Robadors ottimo live jazz, specie le Jam, in quello che era l’appartamento del proprietario. A volte servono tapas. É in Carrer d’En Robador, nomen omen.

Bar Kentucky per tirar tardi, sperando di trovarlo aperto. In genere é chiuso un mese si l’altro no. perché non rispetta gli orari di chiusura, e la polizia lo sequestra.

Curiositá: il Kentucky é forse l’ultimo bar a conservare il nome originale; in passato molti bar avevano nomi di stati americani (Kentucky, California, Kansas) per attirare i marinai americani che si avevano la libera uscita dal porto di Barcelona.

Di giorno al Raval

Barcelona Museum of Contemporary Art

I mercati

Dimentica la Boqueria, i migliori mercati di Barcelona sono quelli di quartiere

La Boqueria

Turistico, ma va citato comunque. Buona qualitá nonostante i turisti.
Se devi cucinare carne, c’é una macelleria argentina. Ottima entraña (diaframma) e matahambre (un taglio di scarto molto grasso).

Non ti far tentare dagli assaggini.

Dove mangiare:

Mercat de Sant Antoni

Il mio preferito, a due passi da casa.

Perditi tra i veri negozietti, c’é di tutto. E la gente é pronta ad aiutarti se hai bisogno di delucidazioni.

Mercat de Santa Caterina

Piú moderno, ma senza perdere la qualitá. Vale una sosta per una tapas veloce.

Fuori le mura

Parc del Montjuic

Subito sopra Poble Sec, per passeggiare tra i giardini e sentirsi un po’ fuori Barcelona.

É la zona degli stadi olimpici.

Se hai voglia di nuotare, ci sono un paio di piscine olimpioniche, indoor e outdoor, ma l’indoor é in genere di 25m, non 50m.

la Piscina Municipal ha un bar da cui puoi godere una buona vista di Barcelona dall’alto, ottimo per rilassarsi dopo una nuotata.

Io peró preferisco la Bernat Picornell.

Tibidabo

Barcelona dall’alto.

Ottimo per le scorribande in moto. Di sera é magico, in genere non c’é nessuno, solo le luci di Barcelona e i cinchiali.

Far de cap de Creus

Molto fuori le mura, praticamente a Girona. É un faro, ha un ristorante, e si possono affittare camere per la notte. Il vento, l’altezza, il grigio del mare, é un romanzo di Melville o di Conrad.